VINCE IL TORINO IN EUROPA LEAGUE. VENTURA:«VITTORIA MERITATA»


Sofferta ma meritata vittoria del Torino contro i danesi del Copenaghen
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03/10/2014 -


Se la sofferenza nel Toro è sempre di casa, la partita di Europa League contro il Copenaghen l’ha confermato in pieno. I granata hanno giocato una partita di notevole intensità agonistica, spingendosi costantemente in avanti e colpendo pure una traversa con Moretti. Ma, nonostante questo continuo affondare i colpi nella difesa danese, il Torino ha faticato a realizzare il gol che è arrivato in zona cesarini, grazie a un rigore battuto da Quagliarella al 93’ che ha mandato in visibilio l’Olimpico di Torino. I danesi, che sono stati declassati in Europa League per avere perso i preliminari di Champions League, sono apparsi attenti a chiudere gli spazi ai granata, i quali hanno faticato ad entrare palla al piede nell’area avversaria. Ma la spinta del Torino è stata costante, frenetica nel desiderio di far sua l’intera posta in palio. C’è stato tanto cuore, ma anche razionalità da squadra che intende maturare presto per dare significato a questa sua partecipazione europea che mancava da vent’anni. Volere e potere. Sembra essere questa la spinta mentale della squadra di Giampiero Ventura che, pur con tutti i limiti dovuti a una maturazione non ancora completata, sta crescendo sotto il profilo della compattezza e dell’unione di gruppo, elementi essenziali per ottenere grandi risultati nel calcio. Alle stelle l’entusiasmo del coach del Toro, il quale, dopo aver sofferto, si lascia andare in una battuta romantica sul sogno futuro in Champions League del Torino: “ Io non allenerò più il Torino, ma credo che quello sia l’ultimo obiettivo che il Toro debba avere. La partecipazione alla Champions League avviene dopo una crescita continua. Non è un discorso solo economico, ma di programmazione tecnica, non succede dall’oggi al domani. Tra un po’ di tempo, non dico anni, mi piacerebbe andare ad ascoltare la musichetta della Champions League allo stadio. Dopo tanti anni, un po’ di pelle granata ce l’ho”. E sì, caro mister, in effetti dopo qualche anno che si occupa di cose tecniche e non solo, in casa Toro, la pelle granata se l’è fatta costruendo quel futuro che prima del suo arrivo sembrava davvero un optional. Dobbiamo darle merito di avere tamponato quando era il caso, senza mai dare la sensazione di ripartire d’accapo. Il tutto, tenendo sempre presente certe realtà che fanno capo al lato economico della società granata. Adesso c’è la sensazione che, grazie anche al suo operato, il Torino si stia ritagliando quell’immagine anche europea che gli compete, non solo per diritti acquisiti dalla sua impareggiabile storia, ma, più semplicemente, dovuto a un fatto razionale che si riflette su quel lavoro, la fatica e quella costanza che, talora, con troppa facilità si esprime solo a parole e non con i fatti. Ma lei, assieme al suo Toro, sta portando sul campo senza tanti fronzoli e orpelli, quei risultati da sempre sognati e che sembravano quasi sopiti dal tempo. Certo, lei saprà ancor meglio di noi che l’opera di questo Torino non è ancora completata. Tuttavia, la strada intrapresa ci induce a pensare che, nonostante le difficoltà che si presenteranno ancora, forse inevitabili, il suo Toro corre insieme all’umiltà di chi è consapevole che nello spogliatoio non ci sono prime donne, ma soltanto calciatori che conoscono il lavoro e quella serietà professionale che alla fine paga. E’ inevitabile. Ma adesso si pensi alla prossima partita in casa del Napoli. Step by step, per costruire quel futuro granata che sembra cominciato.

Salvino Cavallaro  







Salvino Cavallaro